Negli ultimi tempi, si è sentito sempre più spesso parlare della nuova bozza Sisac inerente il rinnovo della convenzione con farmacie private e pubbliche.
Secondo la nuova bozza infatti, si parlerà di “farmacia dei servizi” in quanto potranno fornire servizi di assistenza domiciliare come medici a domicilio, servizio di prenotazioni, utilizzo di dispositivi per test auto-diagnostici, pagamento del ticket e ritiro referti medici.
In realtà, attualmente molte farmacie italiane già erogano alcuni dei servizi sopraelencati: la novità sta nel fatto che dal momento che l’ultima convezione risale al 1998, la nuova proposta contiene tutte le novità che sono state introdotte a partire dal 2010 e successivamente nel 2016.
Mettere in atto questa convenzione non sarà molto semplice dal momento che nodo centrale della questione è da dove attingere le riforme economiche per realizzarla dal momento che vi dovrebbe essere un accordo tra Stato e Regioni.
I punti salienti della bozza Sisac
La bozza presenta due livelli di contrattazione:
- uno nazionale,
- l’altro rimesso agli accordi regionali
Per quanto riguarda il livello di negoziazione nazionale esso concerne aspetti di carattere generali riguardanti le farmacie come:
- dispensare previa ricetta del medico, specifici medicinali, prodotti dietetici, preparati galenici e altri articoli erogabili dal Servizio sanitario nazionale;
- assistenza domiciliare nei confronti di coloro che risiedono nella sede di competenza della farmacia, supportando le attività del medico o del pediatra,
- consegna dei farmaci a domicilio e di dispositivi medici di cui si necessita,
- la preparazione e la consegna antidolorifici e prodotti per la nutrizione artificiale, nel rispetto delle limitazioni previste dalla legge,
- la disponibilità di infermieri, operatori sociosanitari e fisioterapisti che possano effettuare a domicilio del richiedere opportuna prestazione,
- la possibilità di poter effettuare prenotazione di visite mediche specialistiche presso strutture sanitarie pubbliche e private
Invece, per quanto riguarda gli accordi integratici regionali, questi prevedono modalità differenti di erogazione delle prestazioni che devono sempre mirare al miglioramento dell’assistenza.
Nello specifico questi accordi prevedono:
- norme differenti in materia di modalità di presentazione delle ricette e tempi di pagamento del corrispettivo,
- stabilire le condizioni, proprietà strutturali e organizzative nonché le dotazioni tecnologiche minime per l’erogazione di servizi di secondo livello,
- condizioni e procedure di partecipazione delle farmacie a campagne di prevenzione,
- stabilire le modalità e le condizioni circa la messa a disposizione delle varie attività,
- predisporre di un sistema di segnalazione immediata a coloro che hanno bisogno di servizi urgenti di guardia medica.
I servizi erogati dalle farmacie
Alla luce di queste disposizioni, ciascuna farmacia potrà erogare servizi come:
- prenotazione di prestazioni inerenti assistenza specialistica ambulatoriale;
- condizioni inerenti le prestazioni analitiche di prima istanza, che rientrano nell’ambito dell’autocontrollo;
- fornire prestazioni professionali specifiche;
- possibilità di partecipazione e collaborazione ai programmi di medicina preventiva e di educazione sanitaria.
Non resta altro da fare che attendere che la bozza Sisac diventi legge ed eventualmente leggere dei servizi che una farmacia potrà erogare.